Ho inventato te come tu hai inventato me.
Abbiamo bisogno l’uno dell’altra…                                  Paul Eluard

Quando ci si ritrova ripetutamente nelle stesse situazioni sul lavoro o nelle relazioni, bisogna guardarsi dentro e chiedersi: “quale è il mio contributo nel creare queste situazioni che si reiterano?”.

chiedersi: “quale è il mio contributo nel creare queste situazioni che si reiterano?”.

Essere adulti significa accettare la realtà e comportarsi in modo coerente rispetto ad essa. Se non si  accettano . le proprie responsabilità, non si può avere fiducia in sé stessi. Un essere umano adulto , di fronte alle difficoltà, pensa come risolvere il problema e quando ha deciso va per la sua strada.

Da piccoli , infatti dipendiamo da chi si occupa di noi per darci amore, cure e sopravvivenza. Questo legame permette di sentirci felici e completi.

Il modo in cui i nostri genitori ci hanno amato e la qualità della loro relazione con noi nel periodo dell’infanzia diventano il modello delle successive relazioni sentimentali.

Detto questo possiamo anche dire  che il  modello relazionale acquisito nell’infanzia descritto precedentemente non può diventare una giustificazione a quello che viviamo e costruiamo  in età adulta .

E’ nostro diritto e dovere  evolvere nel nostro cammino , lavorare per noi stessi e le nostre relazioni future , perché siano un modello coscientemente corretto per noi abbandonando qualsiasi altra forma di falso condizionamento.

In  coppia   i bisogni non soddisfatti, portano paura e dolore. E, nella nostra  ingenuità infantile, non abbiamo nessuna idea di come rimediare al sentimento di insicurezza.

Come risposta, allora, adottiamo meccanismi di gestione primitivi, che vanno dal piangere per ottenere attenzione, al ritirarci o al negare persino di avere certi bisogni.

Durante l’infanzia chi si occupa di noi ci insegna ad adattarci alla società. Noi, osservatrici e malleabili, apprendiamo cosa fare per ricevere amore e accettazione.

Impariamo così a reprimere e a non rispettare quelle parti che la società trova inaccettabile non degne di amore. Tutte noi siamo state ferite durante l’infanzia, chi più chi meno, e alcune parti della nostra vera natura sono state soppresse nella nostra mente inconscia.

Il legame emotivo che abbiamo avuto con chi si è occupato di noi è un modello per quello che diventerà la qualità delle nostre relazioni sentimentali successive: l’abilità di aprirsi agli altri, di gestire lo stress, di sviluppare l’autostima, di allevare i bambini e così via.
Il tipo di attaccamento che abbiamo vissuto ha un notevole impatto che dura tutta la vita: diventiamo grandi, abbiamo un lavoro e delle responsabilità e ci sono ancora alcune parti che sono rimaste infantili  e devono crescere.

In  coppia  per vivere una vita piena dobbiamo sviluppare noi stessi, con amore e non spinti dalla paura e dall’ansia.
Si sviluppano allora  tre stili di attaccamento: sicuro, insicuro evitante, insicuro ambivalente resistente. Ognuno di essi produce forme diverse di relazioni intime, modi diversi di impegnarsi, di individuarsi e di diventare se stessi nella relazione con l’altro.

 L’attaccamento sicuro-l’amore sicuro:

le persone che lo hanno vissuto trovano relativamente facile avvicinarsi agli altri.

Sono a loro agio quando si occupano di altri e anche quando altri si occupano di loro. Diventano adulti sicuri che non si preoccupano troppo né di essere abbandonati né temono di creare intimità con la persona che amano.

La persona con attaccamento sicuro si orienterà verso persone per lo più sicure, che dimostrino palesemente i propri sentimenti, e con cui poter condividere in maniera comunicativa i momenti tristi e quelli felici della propria esistenza, in modo da confermare la propria percezione di persona degna di essere amata e curata.

L’ attaccamento insicuro evitante-l’amore freddo/distaccato:

provano disagio nello stare vicino agli altri, hanno difficoltà a fidarsi e trovano difficile permettersi di dipendere da qualcun altro.
Questi svantaggiati  individui, al contrario dei soggetti sicuri, non sviluppano la loro personalità a partire dalla sicurezza di una base sicura cui far riferimento: in altre parole non godono in alcun modo di sicurezza affettiva.

Ne consegue la formazione di “…Un modello mentale del sé come di persona non degna di essere amata, che deve contare solo su di sé, e un modello mentale della madre come di persona cattiva dalla quale non aspettarsi alcunché”.

Essi si sentono nervosi quando qualcuno si avvicina troppo la loro vita sarà improntata tutta sul desiderio di conquista di un’autonomia e autosufficienza personale che escludano, in caso di necessità, il ricorso agli altri, considerati individui inaffidabili e su cui contar poco.
Questa vera e propria strategia di vita, in realtà, non è altro che una misura di prevenzione contro il rischio di ulteriori delusioni, dovute ad esperienze di eventuali rifiuti.

L’ attaccamento insicuro ambivalente resistente-l’amore ossessivo:

In campo amoroso, tale soggetto sarà più volte trascinato dal vortice della passione,  pensando di aver trovato la persona giusta.

In realtà, andrà incontro ad idealizzazioni eccessive di persone che presentano, al contrario, proprio quei tratti caratteriali che egli stesso odia. Solo successivamente, si renderà conto di aver commesso uno sbaglio nella scelta, e a quel punto, soffrirà irrimediabilmente.

Abbiamo, inoltre, sostenuto che il bambino che sperimenta una relazione con una madre imprevedibile, sviluppa dei modelli del sé, come di una persona da amare in maniera discontinua, ad intermittenza.

Da quanto scritto, ne consegue che, all’interno di una relazione amorosa adulta, quando a prevalere saranno i modelli positivi del sé, come persona degna di amore, allora penserà di essere amato profondamente e rispettato dal partner, ma quando prenderanno il sopravvento i modelli negativi del sé, come persona vulnerabile e non degna di amore, allora sarà facilmente trascinato nel tunnel della gelosia più estrema, dando vita ad una relazione ossessiva, possessiva.

Essere adulti significa accettare la realtà e comportarsi in modo coerente rispetto ad essa. Se non si  accettano . le proprie responsabilità, non si può avere fiducia in sé stessi. Un uomo, di fronte alle difficoltà, pensa come risolvere il problema e quando ha deciso va per la sua strada.

proviamo a capirne il significato

Cominciamo ad accettare la realtà vissuta ed essere coerenti con questa , analizziamola , senza paure ne compromessi, senza veli né maschere .

Prendiamoci le nostre responsabilità , il potere di poter fare di saper fare di dare luce a qualcosa che costituirà il  domani .

Perché essere adulti significa fare scelte consapevoli.

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